
La trasmissione dei contenuti audio-visivi tramite l’Internet Protocol Television (IPTV) sta riscontrando un grande successo tra gli utenti. Il merito di questo sistema di riproduzione di contenuti live (come i canali RAI) o on demand (come Netflix) sta letteralmente rivoluzionando il settore audio-visivo attraverso delle soluzioni mirate che hanno come unico scopo mettere lo spettatore al centro dell’offerta televisiva. Grazie ad IPTV gli utenti possono scegliere quali programmi visualizzare direttamente sui propri dispositivi mobili, rafforzando il legame sempre tra tv e navigabilità. Di conseguenza una della ragioni di questa forte fase di espansione della IPTV è strettamente collegata alla personalizzazione dell’offerta televisiva, ottimizzata sulla base dei propri gusti e delle proprie esigenze.
L’utilizzo della IPTV è legale?
Molti utenti si sono fatti questa domanda mossi dal dubbio che questo servizio aggiuntivo potesse nascondere qualche insidia di tipo illegale. Da questo punto di vista possiamo affermare con tranquillità che questo sistema di trasmissione di contenuti audio-visivi è legale, anche se il rischio di incorrere nella illegalità risulta molto alto. Per quale motivo? Ebbene la risposta è da rintracciare nella visione dei contenuti con copyright, come potrebbero essere le partite di calcio che solitamente vengono trasmesse dalle emittenti Sky o Mediaset Premium.
E’ proprio qui che si annida la controversia, dato che vi sono alcune operazioni che potrebbero risultare illegali specie in merito ad alcune offerte che hanno come obiettivo attrarre i clienti con delle proposte molto vantaggiose, all’interno delle quali vengono messi insieme tutti i migliori contenuti di tutte le emittenti principali, dallo sport al calcio, dal cinema alle serie tv. Tali offerte vengono proposte ai fantomatici clienti a dei prezzi irrisori (anche 10 euro mensili), con pagamenti sotto traccia ed ovviamente a nero.
Nello scegliere il pacchetto migliore per le proprie esigenze bisogna fare attenzione nell’opportuna valutazione di tutte le opzioni possibili per evitare di trovarsi di fronte ad una situazione ingestibile perchè connessa all’utilizzo di una IPTV illegale che può avvenire sia volontariamente che involontariamente con delle pene a dir poco severe. La sensibilizzazione al fenomeno da parte degli organi competenti ha scoperchiato un vaso di pandora, dato che moltissimi fruitori di questi servizi illegali non erano a conoscenza né dei rischi e né delle eventuali sanzioni.
Stiamo parlando di cifre particolarmente esose soprattutto per chi vende e sponsorizza questi metodi illegali: da una multa di 15,000 euro alla possibilità di essere condannato a 4 anni di carcere per la violazione dei diritti d’autore. In questo calvario di multe e pene non bisogna dimenticare che anche l’utente finale rischia grosso: con pene che vanno dai 3 anni di carcere fino ad una multa che può oscillare dai 2.582,00 € ai 25.822,00 €, laddove per questo reato si tende ad applicare una sanzione amministrativa per evitare il carcere agli utilizzatori finali.
In merito a questi procedimenti illegali la Guardia di Finanza ha effettuato molte operazioni contro le IPTV irregolari, procedendo all’arresto di molte persone costrette a pagare multe salatissime, forzando i meccanismi di riscossione e dunque chiedendo al Governo pene ancora più severe con la possibilità di ottenere il carcere certo.
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